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Fonte Dell Angelo
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Castelsantangelo sul Nera (MC)
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Conosciuto in tutta Europa come IL REGNO DELLA SIBILLA il nostro Parco è un luogo incantato in cui, quasi per magia, si mescolano cultura, arte, storia e natura. Con una superficie di circa 70.000 ettari ,al confine tra 2 regioni (Marche ed Umbria), il Parco nazionale dei monti Sibillini costituisce  certamente per il visitatore una splendida occasione per scoprire luoghi d’arte, stupendi borghi e citta’ storiche ed esempi superbi di arte di tutte le epoche.

Luoghi da visitare 

Castelsantangelo sul Nera

1data01Intorno al 1300 le popolazioni del fondovalle dell’alto corso del fiume Nera erano esposte sempre più ai pericoli di razzie e incursioni. Per trovare sicurezza e libertà decisero di unirsi e di fondare il castello Castrum Sancti Angeli, che posero sotto la protezione dell’arcangelo Michele.
Le origini medioevali di Castelsantangelo sul Nera sono visibili ancora oggi nell’impianto urbanistico del paese: il castrum triangolare con una torre quadrata (turris capitis), mura di cinta e porte di accesso. Dalla torre di vedetta del castello partono le mura fortificate che, in alcuni tratti, conservano ancora camminamenti e merlature.

 

Visso  

vissoSecondo la tradizione Visso fu fondata ben 907 anni prima dell’era di Roma dai Naharci, tribù sabine dedite alla pastorizia. L’insediamento abitativo si è strutturato nel tempo in municipia,guaite e borghi.
Oggi Visso, sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, appare come una gemma architettonica incastonata tra contrafforti boscosi alla confluenza di cinque valli percorse da altrettanti torrenti

 

 

 

 

Ussita
 
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Via d’uscita: sarebbe questo il concetto alla base del nome. Il toponimo Ussita, infatti, deriverebbe da exitus, in relazione alla sua posizione di valico, di passaggio dell’Appennino, una porta tra le cime. Ancora oggi questo tipico comune policentrico è il punto di partenza per avventurose e suggestive escursioni sui Monti Sibillini. Partendo dai diversi centri che lo compongono si possono raggiungere interessanti cime come quelle del Monte Bove e del Monte Bicco dalle quali ammirare le valli principali e le colline che digradano verso l’Adriatico, visibile nelle giornate più nitide.

 

 

Santuario di Macereto

4 T(Loc. Macereto) Salendo attraverso il Passo delle Fornaci si raggiunge l’altopiano di Macereto, reso celebre dall’omonimo Santuario, che vi fu eretto nel 1529 su una precedente chiesetta risalente al 1359. Questa primitiva cappellina fu edificata nel punto in cui, secondo la tradizione, un mulo che portava un della Madonna da Ancona al Regno di Napoli si fermò in ginocchio e non volle più ripartire. Nell’abside che contiene l’altare maggiore sono stucchi e statue, e soprattutto, alcune opere di Simone de Magistris del 1580-82; “il Natale di Gesù”, “l’Adorazione dei Magi”, “la discesa dello Spirito Santo”, “la Circoncisione”, “la Natività della Madonna”, e “la Fuga in Egitto”. L’interno, molto sobrio, presenta un altare ligneo dorato.

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